sabato 7 settembre 2013

16 days and 101 mosquitos bites later...

Ebbene sì, sono ormai 15 giorni che sono qui in Giappone. Più di due settimane da quando ho preso l'aereo, Wow! Come vola il tempo!

Questo è solo un post di aggiornamento generale per farvi sapere che sono viva!
...Anche se è un po' lungo!

Che dire? Come è andato il viaggio d'andata? Be' tra una gomitata da parte della cameriera in hotel il giorno prima del volo, l'insalata che vola su di me in aereo grazie alla hostess che si interessava alle nostre magliette gialle e l'acqua gelida che infine mi sono rovesciata sui miei amati pantaloni, è andato alla grande!
Tutti troppo eccitati per dormire in quelle 15 ore di volo, così come la notte precedente... I volontari di Tokyo si aspettavano di prendere in aeroporto dei ragazzi e invece si sono ritrovati davanti a degli zombies!

Il campo è stato fantastico.
Fantastico il posto. Fantastico sentire così tante lingue parlate insieme. Fantastico il bagno (LOL). Fantastico il talent show che abbiamo fatto (ho addirittura cantato da sola a cappella la prima strofa di "Volare" e poi dopo hanno attaccato con il ritornello gli altri Italiani... Chi l'avrebbe mai fatto in Italia?). Fantastico vedere tutti così eccitati per il tuo stesso motivo, con le stelline sugli occhi. Fantastica la caffetteria. Fantastici i volontari. Fantastiche le mie compagne di stanza. Fantastiche tutte le persone che ho conosciuto.
Ho già detto quanto tutto fosse così fantastico?

...Vogliamo fare un altro elenco FANTASTICO per la famiglia? ahahah
Sono tutti così carini e disponibili!

Devo dire che il primo incontro con gli hparents è stato inaspettato. La volontaria mi ha semplicemente presa, come se fossi un pacchettino che doveva personalmente far arrivare a destinazione, dicendomi che mi avrebbe portata ad incontrare i miei futuri genitori. Io mi stavo preparando psicologicamente, sudando come non mai mentre trascinavo i bagagli, in bilico tra l'eccitazione e il nervosismo.

E poi all'improvviso (sei arrivata tu ♪ LOL) apre una porta chiedendomi di entrare. Erano lì, era arrivato il momento, erano loro, loro che avevo visto qualche mese prima su Skype.
Panico. Non sapevo cosa dire, cosa fare, abbracciarli, stringergli la mano, baciarli, dare loro una pacca sulla spalla, fare un balletto, raccontargli una barzelletta!
Mi sono limitata a stringere loro la mano con lo stesso sorriso ebete che avevo stampato sulla faccia da quando ero entrata e blaterando qualcosa del tipo "Ciao, sono Tania Sari, piacere di conoscervi".
Ma come me ne sono uscita? Ovvio che sapevano chi fossi!

Il padre, nonostante sapesse l'Inglese, ha iniziato a farmi domande in Giapponese sperando che capissi... Speranze vane!

È lì che realizzi.
Non prima. Non a casa e nemmeno al campo.
Credi di sapere quello che ti accadrà ma in realtà non ne hai la più pallida idea. Devi viverlo per capirlo ed ogni giorno te ne rendi sempre più conto! (:

Ogni giorno provo cose nuove, ogni giorno scopro cose nuove, ogni giorno imparo cose nuove, ogni giorno mangio cose nuove! Tra sushi (mai più il wasabi!), ramen, zuppe, riso e cipolle! Tante cipolle! Cipolle, carote e patate ovunque, ma soprattutto cipolle!

I fratelli sono semplicemente adorabili, anche se non parlano quasi per niente Inglese si fanno capire.
Il primo giorno, dopo essermi svegliata, il piccolo (13 anni) è venuto dietro di me, mi ha bussato sulla spalla e tutto sorridente e contento mi ha fatto vedere che indossava la maglietta e il cappello che gli avevo portato da Roma. Il giorno dopo mi ha comprato il suo snack preferito e l'altro fratello (16 anni) mi ha regalato il suo petto di pollo fritto a forma di cuore ♥

Ci sarebbero tante altre cose di cui parlare, come della scuola che è iniziata, ma scriverò a breve (spero) un altro post su questo.

A presto!


Tania Sari (:

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