mercoledì 11 dicembre 2013

Il meteo

Parliamo del tempo.

Oggi piogge e temporali su tutta la penisola ital... Ops. Sbagliato canale!

Non c'è nessuna differenza tra i meteorologi italiani e quelli giapponesi. Mi sono sempre chiesta come facciano a tenere quella faccia seria mentre indicano con la loro bacchetta magica quelle nuvolette o quei soli sparsi per il proprio Paese.
Le temperature sono il calo ma la gente qui sente troppo freddo... O sono io quella strana che sente caldo? Credo che sia più probabile la seconda, conoscendomi.

No, non mi riferivo a questo quando volevo parlare del tempo.

110 giorni. Com'è possibile che siano già passati 110 giorni?

111 giorni da quando ho preso il mio bellissimo aereo per Tokyo Narita.
110 giorni da quando sono atterrata in questo Paese completamente nuovo che, sebbene ci sia ancora molto da scoprire, inizio a sentire un po' mio.
108 giorni da quando sono in famiglia.
100 giorni dal mio primo sushi.
99 giorni da quando la scuola è iniziata (giorno terribile, quello!).
93 giorni dalla mia prima purikura.
87 giorni dall'indimenticabile festival scolastico. Riguardando foto e video mi è già venuta nostalgia!
72 giorni dal primo karaoke.
56 giorni dal viaggio a Hiroshima.
39 giorni dal viaggio a Nara e Kyoto. Che posti meravigliosi. Che atmosfera meravigliosa. Ho lasciato lì il mio cuore! Avevo le stelline negli occhi, come quasi ogni giorno che passa in cui realizzo che sono veramente qui!

Sembra che io stia dando i numeri. LOL

È impossibile. Non voglio crederci. Non posso pensare che sia passato così tanto tempo!
Poco più di tre mesi fa ero a Roma, nel mio letto, assolutamente ignara di quello che mi aspettava.

110 giorni.
Giorni così intensi ed occupati tra la scuola, le uscite con gli amici e la famiglia.
Giorni in cui ho cercato e cerco di imparare, invano aggiungerei, la loro lingua così eufonica.
Giorni in cui ho perso e continuo a perdere ogni mia certezza e pezzi di me, che spero di ritrovare più forti e sicuri di loro a fine esperienza.
Giorni in cui sono stata e continuo a essere travolta da emozioni e sentimenti di cui non ne ho mai conosciuto il vero significato. Dall'essere felice per ogni singola cosa, anche per i lampioni della luce o per un semaforo, perché hai capito quanto sei stata fortunata e quanto hai ancora da imparare su questo mondo così vasto; a chiedersi tutti i secondi, tutti i minuti, tutte le ore di ogni giorno, se stai facendo le cose nel modo giusto, perché in realtà non hai capito niente di come vanno fatte.
Giorni trascorsi in mezzo a tutti ma, in un certo senso, anche in mezzo a nessuno, perché senti di dover muovere i tuoi passi da sola, guardandoti attorno.
Giorni passati a stringere rapporti e amicizie dal nulla che speri possano durare per sempre.

Questi 110 giorni sono volati. Vorrei fermare il tempo per un attimo e non pensare a nulla. Time always flies when you're having a great time!
Ogni giorno non riesco a smettere di non innamorarmi di questo Paese, delle sue persone e delle meraviglie che nasconde.

OK. Dopo quello che ho appena scritto, privo di senso, confuso, in cui non so neanche io dove voglio andare a parare, passiamo ad un breve riassunto di una giornata particolare di Novembre, dal momento che non mi faccio viva da più di un mese.

Sono stata male, con febbre e tonsille infiammate. Una mattina (26 Novembre) Mikiko è venuta nella mia stanza, ricordandomi di prendere le medicine come sempre e spalancando la porta-finestra cosicché la luce entrasse in camera. Era il primo giorno dopo la malattia in cui mi sentissi completamente in forma! Finita la solita routine in bagno, la mamma vedondomi bene mi propone tutta entusiasta di andare da Eataly. Immaginate la mia felicità!
Ho finalmente mangiato una pizza decente dopo più di tre mesi e anche del buon gelato.
Lei mi ha spinta a parlare con lo chef, mezzo Italiano e mezzo Marocchino, dopo aver fatto una figuraccia con un altro impiegato, credendo che fosse Italiano anche lui! Mi ha chiesto se fossi mezza Giapponese, vedendo i miei tratti un po' asiatici!

Dopo un po' si presenta un Giapponese (che ho scoperto dopo essere il capo chef!) che comincia a parlarmi fluentemente Italiano. Mi racconta che ha vissuto e lavorato per 7 anni tra l'Eataly di Torino e quello di Roma. Conosce anche il Romanesco e mentre giravo un po' per il negozio (minuscolo, aggiungerei, se messo a confronto con quello di Garbatella) ho sentito un chiarissimo ma amichevole "Vaffa". Mi ha detto che le parolacce a Roma servivano e che sono la prima cosa che ha imparato!
Mi ha salutata con una pacca sulla spalla, essendosi raccomandato di studiare per bene e magari di ritornare a trovarlo... Aveva tutta la vitalità italiana!
Per finire in bellezza, mi fa conoscere il manager di Eataly Japan che si presenta con una bella stretta di mano. Devo dire che mi ha un po' colta alla sprovvista... Sono abituata a presentarmi con un inchino ora!

Prima di andare via, ormai con la pancia piena, Mikiko ha comprato del prosciutto e delle lenticchie di cui vorrebbe sapere la ricetta per farle a Capodanno (credo che è capitata male con me!).
Ci hanno dato in omaggio del salame che abbiamo mangiato a cena insieme al prosciutto.

Inutile dire che mi è venuta un po' nostalgia a ritrovare quegli odori, quei sapori, quel calore italiano! Mi hanno riportata un po' a casa, ma mi hanno anche fatto capire che "casa" sta iniziando ad essere anche qui. "Casa" è ovunque trovi persone che ti amino! ...Che frase profonda, sarà l'ora che smetta di scrivere?

Alla prossima,

Tania Sari (:

P.s.: Quante volte ho scritto la parola "giorni"? LOL
Il mio Italiano peggiora sempre di più, c'è una tale confusione di lingue nella mia testa!

giovedì 24 ottobre 2013

Phoenix

"Breathtaking, interesting, fascinating... I could continue by saying other adjectives but the list would go on forever.

I really love traveling, because I always get to meet new people, become closer with my fellow travelers, learn new things. After that I can develop a more open-minded view of the world and I can share my adventure and new  knowledge with my relatives and friends.

That's what I did.
During my stay in Hiroshima I went to see incredibly beautiful spots in Miyajima, Sensuijima and the Peace Memorial Park. Those places made me speechless, and since everything was so new and different from what I was used to, it was really stimulating.

I got on the Shinkansen for the first time in my life, and the speed of it was breathless! I was so excited, nobody could ever take away that stupid smile from my face I always have when traveling. I was afraid that the members of my group might have wondered why I was so cheerful, but they were all sleeping!

I managed to take some pictures of the Mount Fuji from the train. I was standing in the hallway waiting for it to appear in the window, like a child on Christmas waiting for Santa Claus to bring him some presents. You could see the stars shining in my eyes!

I became closer to my classmates and the people in my group. We were always on late at the appointments and we were not well organized: we missed the Shinkansen at Fukuyama and we got on the wrong Hiroden to reach the hotel so, when we entered in the restaurant, everyone else was eating and it was so embarrassing! These will be part of the many memories of this fantastic trip that will last forever.

We really had fun together while learning a lot about the past and the future. Becoming aware of how disastrous the atomic bomb was, for the city, for the people and for the world. It was a pity that I couldn't understand everything because the information was mostly in Japanese. This encouraged me to learn Japanese harder to live more comfortable in this Country.

Now Hiroshima has reborned, like a phoenix from the ashes, and the Genbaku Domu is just a memoir of what happen on August 6th of 1945 so long ago".

"Peace is each and every person shining.
Peace is everyone feeling happiness.
Peace is something we ourselves create".  - Commitment to Peace

Poiché non mi faccio sentire da un po' di tempo e non ho ancora parlato di Hiroshima (10 - 12 Ottobre) e dal momento che ho dovuto fare questa breve revisione del viaggio per la scuola, ho pensato "bene" di pubblicarlo qui.

Sabato prossimo si va a Kyoto e Nara(con la macchina, aggiungerei!), non vedo l'ora!

Tania Sari (:

sabato 5 ottobre 2013

Jamie e Amelia

Allora. Novità!
Quasi ogni giorno è una novità!

Sono andata alla prima lezione di Giapponese fuori scuola, nella hall della città. La professoressa che insegna Giapponese antico in classe mi ha dato uno strappo all'andata... Tragitto imbarazzantissimo.

Continua a dirmi che non devo parlare Inglese e che gli altri non devono tradurmi, ma come faccio? È anche mezza sorda e mi ha chiesto di parlare lentamente (... Non me lo avesse mai detto nessuno! LOL) e forte. Alla maggior parte degli studenti non piace perché quando spiega mette sonno, ma a me è indifferente dal momento che tutte le lezioni sembrano uguali! È un pochino strana (ha iniziato a chiamarmi "Sara" e a dire che veniva dall'Italia) ma è divertente e carina con me.

La signora che mi insegna Giapponese fuori scuola mi ha invitata a casa sua perché, parlando degli hobby, ha scoperto che anche io suono il pianoforte.
Staremo a vedere!

Ho avuto una conversazione interessantissima, molto da film (Love actually, appunto!)

Ero in biblioteca durante la lezione di Giapponese (a scuola questa volta) insieme a Rafael e Alessandro, due ragazzi brasiliani venuti qui solo per la squadra di calcio, per diventare poi giocatori professionisti in Giappone. Non c'erano né l'Olandese né l'altro exchange Thailandese che è qui da Marzo (già, sono l'unica ragazza!).
La professoressa esce per fare delle fotocopie.

CRI CRI CRI.

*balla di fieno*

Io - So, when did you come here in Japan?
Loro - ??? *sguardi confusi*
Io - When. Did. You. Come. Here. In. Japan? *scandisco parola per parola e cerco di parlare più forte *
Loro - 英語だめ!

Non parlano Inglese. Io non conosco né il Giapponese né il Portoghese.
ZAN ZAAAAN.

Forza e coraggio, ci sarà pur un modo per farmi capire!
Provo mimando un aereo che vola da sudovest verso nordest.

Loro -  イタリア語?
Mi chiedono di parlare Italiano.
Io -  quando siete arrivati qui in Giappone?

Si illuminano loro gli occhi, hanno capito!
... Ora il problema è rispondermi.

Ho passato tutta l'ora seguente a parlare o, meglio, cercare di parlare con uno dei due di tutto e di più, mischiando Italiano/Inglese/Spagnolo/Portoghese/Giapponese/gesti, mimi e disegni!
In teoria dovevamo studiare... Alunni negligenti eheheh
Ma era troppo divertente e interessante come riuscivamo a comunicare. Ci serviva un po' di tempo, eh! Non vi credete fosse così facile... Chissà se abbiamo effettivamente capito quello che l'altro voleva dire!

Sono esperienze, assolutamente da rifare :D

Primo Starbucks lo stesso giorno. Una ragazza del mio stesso club mi ha chiesto di uscire dopo scuola visto che non avevamo niente da fare e mi ha portata lì.

Giovedì viaggio di istruzione a Hiroshima per tre giorni. Can't wait!

Tania Sari (:

martedì 1 ottobre 2013

2 Settembre.


Primo giorno di scuola.
Ansia. Tanta ansia!

"Riuscirò a prendere l'autobus giusto? Riuscirò a prendere il treno espresso in tempo? Riuscirò a cambiarlo e a fare il tragitto per arrivare a scuola? Riuscirò a fare il mio discorso di presentazione davanti ai professori e alla classe? Riuscirò a fare amicizia?"

Ebbene, sono riuscita in tutto (con qualche eccezione) senza perdermi!


"Scendo dal treno seguendo come una stalker un ragazzo con la mia stessa uniforme (ovviamente lui non aveva la gonna!) visto che non sapevo se sarei stata capace di arrivare a scuola, quando vengo travolta da una folla di ragazzi dalle camicie azzurre, pantaloni e gonne grigie e blu, calzini altezza ginocchio, fiocchi e cravatte al collo e mocassini, erano loro!
Cammino "tranquillamente" verso la mia meta, mi dirigo all'entrata, continuo a camminare tra un "おはよう" (buongiorno) e l'altro dei professori al cancello.

Momento.
Perché mi stanno fissando tutti?
"Shibumaku is in that way" *indicano la strada*

Capperi.
Riprendo il mio cammino, imbarazzatissima, mentre tutti gli altri ridono... La loro uniforme è così dannatamente simile!"


Sono arrivata con mezz'ora di anticipo e in quell'occazione, mentre aspettavamo l'altro exchange olandese, ho avuto modo di conoscere tutti i professori madrelingua di Inglese.
Ci sono nove studenti nella mia classe che lo parlano benissimo e mi chiedevo perché. Ho scoperto che hanno vissuto per qualche anno in paesi anglofoni, per questo tutti li chiamano "returnees" e hanno le lezioni di lingua con i professori americani/autraliani/inglesi.

Mi servirà più tempo per imparare il Giapponese se continuo a parlare Inglese con loro!

Il discorso  stato un fiasco!
Non mi aspettavo che ci fossero così tanti professori, non sapevo nemmeno ne esistessero così tanti! Tutti zitti, retti, disposti su ogni lato della stanza come se fosse un esame. Tutti in attesa che qualcuno iniziasse a parlare e a fissare l'Olandese (< mi fa tropo pensare a "I pirati dei Caraibi"!) e me.
Ho dimenticato più di metà discorso e ho iniziato a dire cose a caso. Ma va bene così, anche l'altro ragazzo se lo è dimenticato, con l'unica differenza che lui lo aveva scritto completamente in Giapponese!

Stessa cosa si può dire per la presentazione in classe, è stato un fallimento anche lì!

Sono già passate più di quattro settimane da quel dì, tante cose sono successe, mi dispiace non avervi aggiornati passo passo.

Ancora non riesco a seguire le lezioni per ovvi motivi, le uniche materie che capisco sono Inglese, Computer e Ginnastica, perché tutti sanno che io sono un'atleta nata!

Durante le altre ore mi concentro a fissare il muro, a non pensare che ho fame e soprattutto a cercare di non dormire... In realtà alcuni lo fanno veramente! Io mi vergognerei, se poi cominciassi a russare? 


Oltre a questo, provo ad imparare da sola un po' di kanji e grammatica, ma è veramente difficile con il carico di sonno che grava su di me!

Ho finalmente cominciato il corso di lingua! Looking forward to learn more ~
Per il momento mantengo il mio livello di neaonata giapponese. LOL

Per quanto riguarda la mole di club scolastici che c'erano, ho scelto quello della cerimonia del thè. Le mie caviglie non sono per niente d'accordo!
Ne vorrei cercare un altro perché questo è solo due volte a settimane ma non so quanto mi possa stancare, dato che finisce alle 18.30 e quindi arrivo a casa verso le 20.00.
Ah, se non si fosse capito ho escluso tutti gli sport... Volevo fare baseball ma non c'è la squadra femminile eheheh


Lo so, lo so. Non sono una donna di parola e chiedo venia per questo. Cercherò di scrivere più spesso!

A presto (<ora sapete che è tutto relativo! ahah)


Tania Sari (:

Primo giorno di scuola!




 

Prime purikura (: 

 Bunkasai


Ponte vicino ad una stazione a caso.


Presentazione.

sabato 7 settembre 2013

16 days and 101 mosquitos bites later...

Ebbene sì, sono ormai 15 giorni che sono qui in Giappone. Più di due settimane da quando ho preso l'aereo, Wow! Come vola il tempo!

Questo è solo un post di aggiornamento generale per farvi sapere che sono viva!
...Anche se è un po' lungo!

Che dire? Come è andato il viaggio d'andata? Be' tra una gomitata da parte della cameriera in hotel il giorno prima del volo, l'insalata che vola su di me in aereo grazie alla hostess che si interessava alle nostre magliette gialle e l'acqua gelida che infine mi sono rovesciata sui miei amati pantaloni, è andato alla grande!
Tutti troppo eccitati per dormire in quelle 15 ore di volo, così come la notte precedente... I volontari di Tokyo si aspettavano di prendere in aeroporto dei ragazzi e invece si sono ritrovati davanti a degli zombies!

Il campo è stato fantastico.
Fantastico il posto. Fantastico sentire così tante lingue parlate insieme. Fantastico il bagno (LOL). Fantastico il talent show che abbiamo fatto (ho addirittura cantato da sola a cappella la prima strofa di "Volare" e poi dopo hanno attaccato con il ritornello gli altri Italiani... Chi l'avrebbe mai fatto in Italia?). Fantastico vedere tutti così eccitati per il tuo stesso motivo, con le stelline sugli occhi. Fantastica la caffetteria. Fantastici i volontari. Fantastiche le mie compagne di stanza. Fantastiche tutte le persone che ho conosciuto.
Ho già detto quanto tutto fosse così fantastico?

...Vogliamo fare un altro elenco FANTASTICO per la famiglia? ahahah
Sono tutti così carini e disponibili!

Devo dire che il primo incontro con gli hparents è stato inaspettato. La volontaria mi ha semplicemente presa, come se fossi un pacchettino che doveva personalmente far arrivare a destinazione, dicendomi che mi avrebbe portata ad incontrare i miei futuri genitori. Io mi stavo preparando psicologicamente, sudando come non mai mentre trascinavo i bagagli, in bilico tra l'eccitazione e il nervosismo.

E poi all'improvviso (sei arrivata tu ♪ LOL) apre una porta chiedendomi di entrare. Erano lì, era arrivato il momento, erano loro, loro che avevo visto qualche mese prima su Skype.
Panico. Non sapevo cosa dire, cosa fare, abbracciarli, stringergli la mano, baciarli, dare loro una pacca sulla spalla, fare un balletto, raccontargli una barzelletta!
Mi sono limitata a stringere loro la mano con lo stesso sorriso ebete che avevo stampato sulla faccia da quando ero entrata e blaterando qualcosa del tipo "Ciao, sono Tania Sari, piacere di conoscervi".
Ma come me ne sono uscita? Ovvio che sapevano chi fossi!

Il padre, nonostante sapesse l'Inglese, ha iniziato a farmi domande in Giapponese sperando che capissi... Speranze vane!

È lì che realizzi.
Non prima. Non a casa e nemmeno al campo.
Credi di sapere quello che ti accadrà ma in realtà non ne hai la più pallida idea. Devi viverlo per capirlo ed ogni giorno te ne rendi sempre più conto! (:

Ogni giorno provo cose nuove, ogni giorno scopro cose nuove, ogni giorno imparo cose nuove, ogni giorno mangio cose nuove! Tra sushi (mai più il wasabi!), ramen, zuppe, riso e cipolle! Tante cipolle! Cipolle, carote e patate ovunque, ma soprattutto cipolle!

I fratelli sono semplicemente adorabili, anche se non parlano quasi per niente Inglese si fanno capire.
Il primo giorno, dopo essermi svegliata, il piccolo (13 anni) è venuto dietro di me, mi ha bussato sulla spalla e tutto sorridente e contento mi ha fatto vedere che indossava la maglietta e il cappello che gli avevo portato da Roma. Il giorno dopo mi ha comprato il suo snack preferito e l'altro fratello (16 anni) mi ha regalato il suo petto di pollo fritto a forma di cuore ♥

Ci sarebbero tante altre cose di cui parlare, come della scuola che è iniziata, ma scriverò a breve (spero) un altro post su questo.

A presto!


Tania Sari (:

mercoledì 21 agosto 2013

Flashback

Fine Febbraio.
A casa di Flaminia con Claudia in cucina, durante una pausa cioccolata calda con tanto di Pan di Stelle, post versione di Greco.

*turuttutururu tu*

Squilla il cellulare con la mitica suoneria di Super Mario.

*tararan panpan dandaradadan*

Continua a squillare.
Mi alzo a rispondere in soggiorno.

D - Ciao! Sono Daniele di Intercultura, hai da fare? Stavi studiando? Hai un minuto?
Io - Ciao Daniele! Sì, stavo studiando ma posso parlare tranquillamente (bugia, ma gli potevo dire che stavo mangiando? LOL).
D - Be', cerca di studiare bene fino alla fine dell'anno e di ottenere dei risultati buoni perché ti informo che sei risultata vincitrice di una borsa di studio per il programma annuale in Giappone. Sei seduta, vero?

Inutile dire com'è andata a finire la conversazione con gridi di gioia, ringraziamenti e con quale faccia sono tornata nell'altra stanza dalle mie amiche. In realtà non ero seduta quando mi ha dato la notizia, infatti ho rischiato uno svenimento.
Flaminia aveva già capito tutto dalla mia espressione e quando ho detto il paese per cui sono stata presa ci siamo messe a fantasticare insieme tra un boccone e l'altro lasciando perdere Greco e loro hanno condiviso con me questo momento di pura felicità... Non mi avranno più tra le scatole per 10 mesi!

L'ho saputo così. Nel momento in cui meno me lo aspettavo.
D'altronde dicono che le cose più belle sono quelle che meno ti aspetti, giusto?


Tania Sari (:

martedì 20 agosto 2013

Don't stop me now!

Salve a tutti (anche se "tutti" mi sembra un po' eccessivo, visto che nessuno è ancora a conoscenza del link)!
Volevo iniziare a dare un po' di vita a questo blog, scrivendo il primo post, il primo di tanti altri si spera... Finché non mi sarò stancata o finché non lo sarete voi!

È difficile descrivere la situazione in cui mi trovo adesso. Sono arrivata ad un punto in cui non sapevo mi sarebbe mai stato possibile.

Questa è una delle ultimi notti qui a Roma e ultimamente le passo spesso a pensare a come sarà la mia vita tra poco. Manca ormai solo un giorno all'inizio della mia avventura (che in realtà è cominciata già da parecchio) e due per il mio volo effettivo e chi mi conosce lo sa benissimo!
La valigia non è ancora pronta... Ma tanto c'è tutto martedì per quello, no?

Sono un crogiolo di emozioni, un melting pot. Questa parola rende perfettamente! Il fatto è che provo talmente tanti sentimenti insieme che mi sembra di non provarne affatto, come un vegetale direbbe la mia amica.
Ma tra eccitazione e paura, ansia e calma, nervosità ed ilarità e gioia sono sempre più carica, esaltata e convinta di andare avanti e di iniziare questa esperienza.

Cosa mi aspetta nella terra del Sol Levante? Sushi, samurai, manga e kimono, direbbero gli stereotipi comuni ma io ancora non lo so. La realtà è che ancora non ho realizzato.

Però "Don't stop me now!!" ♫

Per questa sera (notte) è tutto, penso di aver dato il massimo, spero di aver iniziato bene e di non avervi annoiati tra una parentesi ed un'altra!


Tania Sari (: